Legionella

LA LEGIONELLA

La Legionella è una specifica famiglia di batteri, non è una malattia in sé, ma l’agente patogeno che la causa. L’infezione alle vie respiratorie causata dalla Legionella è una malattia molto pericolosa per l’uomo, nota come Legionellosi.

La Legionella continua a mietere vittime e riscontra un tasso di letalità del 10% circa.

L’infezione da Legionella avviene mediante inalazione di aerosol infetto (ovvero liquido nebulizzato in un mezzo gassoso). Non è stata mai dimostrata la trasmissione interumana.

La Legionella pneumophila è indicata come agente biologico di “classe 2” nel Testo Unico di Sicurezza (D.Lgs. 81/08) – nell’Allegato XLVI, ovvero “tra quelli che possono comportare un rischio per i lavoratori, ma che hanno poche probabilità di propagarsi nella comunità e per i quali sono di norma disponibili efficaci misure pro lattiche e terapeutiche.”

LA NORMATIVA IN SINTESI

Art. 5, comma 2, D.Lgs. 31/2001 «Attuazione della direttiva 98/83/Ce relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano » «(…) Per gli edifici e le strutture in cui l’acqua è fornita al pubblico, il titolare ed il responsabile della gestione dell’edificio o della struttura devono assicurare che i valori di parametro fissati (…), rispettati nel punto di consegna, siano mantenuti nel punto in cui l’acqua fuoriesce dal rubinetto».

D.lgs. 9 aprile, 2008, n. 81 Le disposizioni del provvedimento costituiscono attuazione dell’articolo 1 della legge del 3 agosto 2007, n. 123, per il riassetto e la riforma delle norme in materia di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di lavoro, mediante il riordino e il coordinamento delle medesime in un unico testo normativo. Il decreto considera il rischio derivante da Legionella nel titolo XEsposizione ad agenti biologici»). All’allegato XLVI sia la «Legionella pneumophila» sia le rimanenti specie di Legionelle patogene per l’uomo («Legionella Spp») sono classificate quali agenti biologici del gruppo 2 ossia, come definito all’articolo 268 («Classificazione degli agenti biologici») «un agente che può causare malattie in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaghi nella comunità; sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche».

«Linee-guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi» del 2015. Il documento intende riunire, aggiornare e integrare tutte le indicazioni riportate nelle precedenti linee guida nazionali e normative: «Linee-guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi», pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale del 5 maggio 2000; «Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-recettive e termali»; «Linee guida recanti indicazioni ai laboratori con attività di diagnosi microbiologica e controllo ambientale della legionellosi» pubblicate, rispettivamente, sulla Gazzetta Ufficiale n. 28 del 4 febbraio 2005 e Gazzetta Ufficiale n. 29 del 5 Febbraio 2005.

«Procedura operativa per la valutazione e gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di trattamento aria» del 2013

«Linee guida per la definizione di protocolli tecnici di manutenzione predittiva sugli impianti di climatizzazione» 2006

LA LEGIONELLOSI IN ITALIA

Con il termine “Legionellosi” sono indicate tutte le forme di infezioni causate da varie specie di batteri appartenenti alla famiglia della Legionella. Fino ad oggi sono state individuate più di 40 specie diverse e il numero dei casi dal 1997 ad oggi risulta essere in costante crescita non tanto per un progressivo aumento della diffusione del batterio bensì per una maggiore conoscenza e notifica della presenza di Legionella.

VALUTAZIONE DEL RISCHIO

È d’obbligo che il gestore di ogni struttura turistico-recettiva effettui con periodicità (almeno biennale, preferibilmente annuale) la valutazione del rischio Legionellosi, ovvero del rischio che nella struttura possano verificarsi uno o più casi di malattia.

  • Una corretta valutazione del rischio deve partire da un’ispezione degli impianti a rischio, supportata, qualora disponibili, dagli schemi d’impianto aggiornati:
  • l’analisi deve essere finalizzata ad evidenziare i punti critici di ciascun impianto in relazione alle condizioni d’esercizio e manutenzione.
  • Si dovrà strutturare un “Piano” scritto per il controllo e la manutenzione di ciascun impianto a rischio, nel quale si specifichino tutti gli interventi da mettere in atto (con particolare riferimento alle procedure di pulizia e disinfezione).

Il Rischio dipende da una serie di fattori elencati nel prospetto sotto (Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi)

GESTIONE DEGLI IMPIANTI IDRO-SANITARI

Tutti i gestori di strutture sanitarie, di ricovero, recettive, termali, ad uso collettivo ed industriali devono garantire l’attuazione delle seguenti misure di controllo:

  1. la temperatura dell’acqua fredda non dovrebbe essere > 20°C.
  2. ispezionare periodicamente l’interno dei serbatoi d’acqua fredda: nel caso ci siano depositi o sporcizia, provvedere alla pulizia, e comunque disinfettarli almeno una volta l’anno
  3. svuotare e disinfettare i bollitori/serbatoi di accumulo dell’acqua calda sanitaria (compresi i boiler elettrici) almeno due volte all’anno e ripristinarne il funzionamento dopo accurato lavaggio.
  4. disinfettare l’impianto dell’acqua calda sanitaria
  5. ispezionare mensilmente i serbatoi dell’acqua sanitaria.
  6. accertarsi che l’impianto non abbia rami morti o tubazioni con scarsità di flusso dell’acqua o flusso intermittente.
  7. l’acqua calda sanitaria deve avere una temperatura di erogazione costantemente superiore ai 50°C.
  8. mantenere le docce, i diffusori delle docce e i rompigetti dei rubinetti puliti e privi di incrostazioni, sostituendoli all’occorrenza.
  9. nelle strutture abitative condominiali con impianto idro-sanitario centralizzato, l’amministratore di condominio è tenuto ad informare e sensibilizzare i singoli condomini sull’opportunità di adottare le misure di controllo sopraelencate;
  10. l’acqua utilizzata nei circuiti di fontane decorative, piscine e vasche per idromassaggi, esposte a scopo dimostrativo, in occasione di fiere o esposizioni, deve essere disinfettata con mezzi fisici e/o chimici.